“Chi dice che è impossibile, non dovrebbe disturbare chi ce la sta facendo“ Albert Einstein
Una piccola storia per riflettere sul potere delle parole.
C’era una volta una gara di ranocchi. L’obiettivo era arrivare in cima a una montagna. Per vedere la scalata si radunarono in molti anche se probabilmente non credevano possibile che i ranocchi raggiungessero la cima, e tutto quello che si ascoltava erano frasi tipo:
“Che pena!!! Non ce la faranno mai!”.
I ranocchi cominciarono a desistere, tranne uno che continuava a cercare di raggiungere la cima.
E ancora: “…Che pena!!! Non ce la faranno mai!”.
Alla fine, tutti desistettero tranne quel ranocchio che, solo e con grande sforzo, raggiunse alla fine la cima.
Uno degli altri ranocchi gli si avvicinò per chiedergli come avesse fatto a concludere la prova ma scoprì che quel ranocchio era sordo.
Ogni giorno ognuno di noi incontra persone con la pessima abitudine di essere negative e derubare le migliori speranze del nostro cuore. Le parole che ascoltiamo hanno un grande potere sulla nostra mente, potere molto spesso sottovalutato. La nostra mente è assolutamente precisa nel registrare le parole che ascoltiamo. E soprattutto è altrettanto metodica nel registrare e mettere in pratica i messaggi ricevuti.
La breve storia del ranocchio sordo è un’occasione per i grandi per riflettere ma anche per parlare con i bambini di tutto il chiacchericcio che ci sta attorno e che, a volte, scoraggia dal continuare a provare a raggiungere i nostri obiettivi. La storia del ranocchio ha tanto da insegnare, sia a chi potrebbe fare qualcosa di grande sia a chi potrebbe risparmiare al mondo i suoi giudizi.
Sii sordo quando qualcuno ti dice che non puoi realizzare i tuoi sogni.